giovedì 29 maggio 2008

IL GRANDE PRATO MARRONE DI PIAZZA GHIBERTI

E'stata una bella pensata quella di mettere un prato verde in piazza Ghiberti al posto della solita anonima distesa di cemento che la caratterizza, però non tutto è andato liscio. Da alcuni giorni, infatti, il verde dell'erba ha lasciato, forse aiutato dalla calura, il posto al marroncino tipico dei prati secchi. Fortumentamente per realizzare l'opera pare non siano stati usati soldi pubblici si tratta, infatti, di un investimento privato di un importante società fiorentina che non credo sia proprio contenta di quello che gli è stato venduto. L'idea, come accennato, è buona e rappresenta un'alternativa al classico luogo di ristoro dell'estate fiorentina, un modo per stare insieme senza doversi sedere obbligatoriamente a tavolino ma dove poter scegliere. Chissà se dopo tanti progetti di sistemamento di piazza Ghiberti rimasti sulla carta non si possa trarre insegnamento e fare di questa piazza anonima e cementificata un luogo di verde pubblico?

giovedì 22 maggio 2008

REPORTAGE: OCCUPAZIONE EX-OSPEDALE SANT'ANTONINO DI FIESOLE







Stamani sono entrato all'interno dell'ex- ospedale Sant'Antonino di Fiesole occupato sabato scorso da circa un centinaio di romeni e rom (no 250 come dice il sindaco), aiutati dal Movimento di lotta per la casa di Firenze. Sono stato accolto bene da persone gentili che hanno parlato senza problemi del loro disagio di essere umani senza una casa stabile che corrono da un occupazione all'altra, da uno sgombero all'altro. Il loro principale problema attualmente è l'acqua potabile, negata dagli amministratori fiesolani che di tutta fretta si sono mossi per ordinare lo sgombero immediato di uno stabile fatiscente ma non pericolante, abbandonato da più di 10 anni. I bambini che vivano nella struttura sono circa 20, loro più di tutti necessitano di un ambiente sereno dove poter vivere e dove andare a scuola. L'aver negato l'acqua potabile e l' energia elettrica è un fatto secondo me grave per chi si riempie spesso la bocca di parole come accoglienza e diritti umani. Il problema di queste persone necessariamente è dove vivere per poter vivere, visto che vengono dirottati da un posto all'altro come pacchi umani senza che nessuno si ponga il problema di che fare di questa gente, ed anzi vengono sempre più additati come mostri, mali della società da allontanare al più presto. Il destino degli abitanti del Sant'antonino è quantomai incerto, l'unica cosa limpida è la volontà degli amministratori e dell'opposizione di centro - destra di allontanarli al più presto dal salotto buono di Fiesole per mandarli chissà dove. Qualcuno cinicamente potrebbe dire o pensare..tanto sono nomadi un posto lo troveranno (lontano da casa mia magari)!!