venerdì 23 aprile 2010

CHATROULETTE : DIFORONI ONLINE CASUALI E PER TUTTI I GUSTI



Chatroulette l’ultima tendenza degenerativo/trash che naviga nella rete. Basta accedere al sito: http://www.chatroulette.com/ per venire catapultati casualmente con la vostra immagine nel computer di uno sconosciuto utente: da qui il nome chatroulette. Per di più gli utenti sono: diforoni allo stato puro, gruppi di ragazzi in cerca di svaghi alternativi, masturbatori online, qualche ragazza ogni tanto (anche carina), insomma domina l'utente scazzone. La chat roulette è in funzione da circa 9 mesi e pare abbia attirato già attirato 30 milioni di utenti. Un successo insperato e incredibile, sopratutto se si pensa che questo il programma è stato realizzato in 3 giorni. Il genietto perverso che lo ha realizzato risponde al nome di Andrey Ternovskiy, liceale diciassettenne russo. Diversi mesi fa Andrey aveva cercato su internet un sito che gli permettesse di collegarsi in video chat con interlocutori scelti casualmente. Dopo aver relizzato che un sito di questo genere non esiste, aveva deciso di crearne uno. È nata così la chat roulette. Una fama planetaria, tanto che il Andrey è stato intervistato persino dal New York Times. Una storia incredibile e con un'idea tanto assurda quanto, se vogliamo azzardare, banale nata per puro svago. Un fenomeno è diventato globale ed in continua espansione, basti pensare che a gennaio il sito è stato visto da 30 milioni di persone, e ogni giorno si aggiungono alla lista 1 milione di nuovi utenti. Ultimamente è apparsa la notizia che il maggior azionista di Facebook sarebbe intenzionato di comprarsi chatroulette, naturalmente inondando di denaro Andrey Ternovskiy.

lunedì 12 aprile 2010

CAMERIERE UN APERITIVO A BASE DI: SPREMUTA DI COCCINELLA!!


Della serie: lo sapevate che? Molte bibite da aperitivo leggermente alcoliche e analcoliche traggono il loro colore rossastro o arancione da questi simpatici insetti (per alcuni portafortuna) appositamente allevati, uccisi, essiccati e tritati. La cocciniglia è un insetto, un vero parassita delle piante alle quali si attacca, si moltiplica all'inverosimile e spesso fa morire la pianta ospite. Chi mai potrebbe pensare di bere un succo di tale insetto? Eppure è proprio quello che ho scoperto qualche tempo fa. Molte bibite sono colorate proprio con un colorante naturale estratto da insetti femmine . La polvere che si ottiene è diluibile in acqua ed è usata comunemente per colorare bibite, dolci, yogurt, salse o per tingere stoffe. Sono necessari circa 2500 insetti per produrre 1 grammo di polvere colorante. Quasi mai le etichette riportano chiaramente l'indicazione di tale colorante, alcune lo indicano con il nome tecnico/burocratico E120. Alcune persone, ad esempio i vegan o i vegetariani, potrebbero ritenere sgradevole o contrario ai propri principi morali o religiosi dissetarsi con una bevanda (o mangiare un dolce) nella quale è presente una sostanza animale. La prossima volta che al bar chiederete un Martini Bitter , un Campari Bitter o un Aperol saprete quindi cosa andreta a bere. Occhio a beccare le antennine!!