Alla scoperta di uno dei maggiori centri di documentazione presenti nel nostro paese, quello di Pistoia, attualmente ospitato nella moderna e funzionale struttura della biblioteca San Giorgio. Il centro nasce negli anni 60' per creare un punto di riferimento per il dibattito e l'analisi di quel periodo storico che tanto, nel bene e nel male, ha segnato un momento di slancio della cultura italiana conosciuta come alternativa o under ground. Fin dall'inizio lavora all'analisi dei movimenti e delle nuove realtà che si stanno sviluppando in quegli anni: dal movimento studentesco a quello operaio, dalle lotte del popolo vietnamita e in generale del Terzo mondo all'esperienza della Cina, sino a quella dei Cattolici che venivano maturando dopo il Concilio Vaticano II. Il lavoro di quei primi anni si svolgeva in 2 direttrici: la raccolta dei materiali che furono il nucleo inziale dell'attuale fornitissima emeroteca - biblioteca del Centro; alla diffusione di giornali, bollettini, libri, prodotti da altri, organizzando in maniera collaterale incontri e dibattiti. Il perno costante dell'esperienza del centro è la continua verifica della realtà concreta. La sua caratteristica originaria, rimasta inalterata negli anni, è quella di essere uno strumento di servizio nel campo dell'informazione e della controinformazione, rifiutando di creare preclusioni o steccati ideologici e pratici nella convinzione dell'utilità dei confronti e delle contaminazioni tra ambiti e culture diverse. Attualmente il centro viene gestito da un omonima associazione ed ha come attività fondamentali: la documentazione e la divulgazione dei materiali elaborati dai movimenti attuali; la ricerca sulla storia dell'immediato passato; il collegamento con gruppi e collettivi di base; il lavoro editoriale come naturale sbocco dell'attività di documentazione, studio e ricerca; gestione della biblioteca donata dal Comune di Pistoia.
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