venerdì 12 dicembre 2008

QUANDO L'ARNO E' IN PIENA GLI UCCELLINI SI METTONO IN POSA

Non curanti dell'Arno gonfio come non mai tre passerotti al centro di Ponte Vecchio, forse imitando gli artisti di strada, si esibiscono in pose varie sperando forse di ottenere del cibo. Si vede che anche i passerotti risentono della crisi e ne studiano di tutte per sbarcare il lunario.











Sembra passato un secolo da quando, poco più di un mese fa, il vecchio fiume Arno era in secca ed era infestato da alghe maleodoranti che gli davano un colore verdognolo. In questi giorni, grazie alle abbondanti pioggie, ha riacquistato la sua antica possenza riuscendo a fare perfino un pò paura memore dell'ultima disastrosa alluvione (1966) ma anche perchè consapevoli che poco si è fatto perchè un tale tragico evento non si ripeta.




lunedì 1 dicembre 2008

AL MANDELA FORUM DI FIRENZE VA IN SCENA LA PROTESTA







Nella serata di lunedì 1° dicembre 2008, al palazzetto dello sport Mandela forum di Firenze, c'è stato un insolito spettacolo gratuito messo in scena dall'orchestra e dal coro del Maggio musicale fiorentino per protestare contro i tagli alla cultura previsti dalla finanziaria. Ad ascoltare Zubin Metha e la sua orchestra oltre 5000 fiorentini che hanno accolto l'appello lanciato dal grande maestro e si sono riversati massicciamente ad acoltare la Nona sinfonia di Beethoven. Un pubblico di qualche intenditore ma di tanti profani che hanno colto l'occasione per assiestere ad uno spettacolo mozzafiato, per chi ascoltava ma anche per i tanti musicisti del Maggio commossi dal calore della gente. Alla fine ha parlato il maestro Metha che ha ricordato il terribile l'attentato avvenuto nel suo paese l'India, ed ha ricordato che un paese che taglia su educazione e cultura come sta facendo l'Italia rischia di rovinare le generazioni future.



sabato 22 novembre 2008

VIAGGIO IN SCOZIA: EDINBURGO, LOCH NESS, CASTELLI



























Sono troppi gli aggettivi per descrivere questa meravigliosa regione del Regno Unito piena di storia tradizione e leggende. Dire Scozia e come dire Castelli, sono infatti, il vero tesoro del paese che assieme al paesaggio ne fanno un luogo affascinante. Edimbrgo l'antica capitale è un gioiellino piena di vita e di storia anche e sporattutto del Wiskey, esiste infatti una sorta di museo dove vengono spiegati i sistemi di lavorazione e produzione del celebre liquore dal colore marrone. Secondo giorno al lago di Loch ness che, oltre alla leggenda vera o fasulla che sia del mostro, è un gran bel lago di origine glaciale sito nella regione delle haiglander immerso in una natura selvaggia con al centro le rovine del castello di 'Urquhart. Terzo giorno visita al pesino sul mare vicino a Edinburgo di North Berwick occasione per vedere la costa, la campagna e i suoi colori, ed il Tallon Castell un maniero diroccato sulla scogliera. Quarto e ultimo giorno nella moderna Glasgow città del design, la Milano scozzese affascinante soprattutto per la vita e il dinamismo che esprime. Scozia paese da ammirare e da gustare, unici difetti: è cara da morire e si mangia malissimo (fish and chips).

mercoledì 22 ottobre 2008

LA LEZIONE DI MARGHERITA HACK IN PIAZZA DELLA SIGNORIA









Una lezione inusuale per lanciare l'allarme sui rischi concreti della riforma scolastica targata Gelmini - made in governo Berlusconi IV°. Oggi pomeriggio in piazza della Signoria a Firenze diverse migliaia di ragazzi hanno assistito entusiasti alla lezione della nota astrofisica fiorentina Margherita Hack sulle origini della Terra e del sistema solare. Un ovazione ha accolto la prestigiosa scienziata al suo ingresso nella piazza accompagnata (classe 1922) solamente dal suo bastone di legno. Solo la voce, un pò più debole di un tempo, ha tradito la grinta, l'entusiasmo e la semplicità di questo personaggio la cui celebrità va ben oltre la comunità scientifica. Il discorso introduttivo è stato schietto e duro, ed ha esposto in maniera chiara i rischi insiti nei tagli contenuti nella riforma. Questi tagli daranno il colpo di grazia allo stato già precario della ricerca italiana, la direzione è quella di creare disparità tra le università pubbliche e quelle private spianando così la strada alle università dei ricchi a discapito delle università delle persone 'normali' che vedranno diminuita la qualità dell'insegnamento. Un paese che non investe nella ricerca è destinato al baratro ed ha finire nel terzo mondo; evidentemente un paese di ignoranti è più facilmente governabile di un paese dove le persone studiano e si pongano degli interrogativi. Parole dure quelle della scienziata che hanno richiamato l'entusiasmo della folla, parole che riempiano seppur parzialmente il silenzio di un opposizione devastata e priva di idee. La seconda parte della lezione ha riguardato come si è detto la creazione dell'universo, anche in questo caso Margherita Hack ha dato il meglio di se confermandosi una gran divulgatrice di scienza che piace soprattutto ai giovani.

domenica 19 ottobre 2008

UN POMERIGGIO A TROVARE IL DOTTOR DJEMBE





Sono stato per ben due pomeriggi, di questo afoso fine settimana di metà ottobre, ad assistere alle registrazioni del programma radiofonico di Radio 3 dal nome Dottor Djambe che si tengono come d'abitudine presso gli studi Rai di Firenze. Il programma per chi non lo conosce, ed io non lo conoscevo, è condotto brillantemente dal maestro Stefano Bollani e da David Riondino che in un susseguirsi di battute e ascolti di improbabili pezzi musicali inviati direttamente dal dottor Djembe da Bora Bora danno vita ad un programma esilerante ed a tratti geniale. Ne viene fuori una comicità brillante, genuina, figla di una cultura popolare mai snob ma nemmeno mai banale. L'apice della puntata si raggiunge quando l'ospite della trasmissione, in queste due puntate rispettivamente Massimo Ranieri e Narciso Parigi, si esibiscono accompagnati dal maestro Bollani e da un improbabile notaio che di colpo si trasforma in un brillante e talentuoso sassofonista. Sia Ranieri che Parigi hanno dato il meglio di loro e se la sono spassata adattandosi al clima da allegra brigata che aleggia nello studio; il pubblico idem complice risponde al meglio alle battute di Riondino e Bollani che oltre ad essere dei grandi artisti dei loro generi si confermano dei gran 'cazzari'. Esilerante è la storia e gli aneddoti raccontati da Narciso Parigi come quelli su Frank Sinatra e la sua vita da gran 'trombatore'. Alla fine una visita al dottor Djambe fa bene all'animo, al palato ma anche al portafoglio visto che fortunatamente è gratis (a Firenze cosa rara). Le trasmissioni potranno essere ascoltate su Radio 3 nel periodo natalizio.

venerdì 26 settembre 2008

DOMANDA: CHE COS'E' IL DISSUASORE MOBILE?


Oggi passando per via Borgo La Croce a Firenze mi è saltato all'occhio un cartello posto sopra un semaforino con scritto 'dissuasore mobile', subito mi sono chiesto, che cos'è un dissuasore mobile? Magari peccherò d'ignoranza ma mica sono riuscito a capirlo!! Darà un piccola scossa elettrica a chi passa di li con la macchina? Metteranno la faccia dell'assessore Cioni con gli occhi sgranati per dissuadere malviventi e persone pronte al degrado. Chissà? L'arcano mistero lo scopriremo nei prossimi giorni quando il marchingegno sarà in funzione e qualcuno in qualche maniera sarà dissuaso dal compiere qualcosa che evidentemente non si deve fare..vedremo!!

sabato 20 settembre 2008

UN POMERIGGIO AL CENTRO DOCUMENTAZIONE DI PISTOIA








Alla scoperta di uno dei maggiori centri di documentazione presenti nel nostro paese, quello di Pistoia, attualmente ospitato nella moderna e funzionale struttura della biblioteca San Giorgio. Il centro nasce negli anni 60' per creare un punto di riferimento per il dibattito e l'analisi di quel periodo storico che tanto, nel bene e nel male, ha segnato un momento di slancio della cultura italiana conosciuta come alternativa o under ground. Fin dall'inizio lavora all'analisi dei movimenti e delle nuove realtà che si stanno sviluppando in quegli anni: dal movimento studentesco a quello operaio, dalle lotte del popolo vietnamita e in generale del Terzo mondo all'esperienza della Cina, sino a quella dei Cattolici che venivano maturando dopo il Concilio Vaticano II. Il lavoro di quei primi anni si svolgeva in 2 direttrici: la raccolta dei materiali che furono il nucleo inziale dell'attuale fornitissima emeroteca - biblioteca del Centro; alla diffusione di giornali, bollettini, libri, prodotti da altri, organizzando in maniera collaterale incontri e dibattiti. Il perno costante dell'esperienza del centro è la continua verifica della realtà concreta. La sua caratteristica originaria, rimasta inalterata negli anni, è quella di essere uno strumento di servizio nel campo dell'informazione e della controinformazione, rifiutando di creare preclusioni o steccati ideologici e pratici nella convinzione dell'utilità dei confronti e delle contaminazioni tra ambiti e culture diverse. Attualmente il centro viene gestito da un omonima associazione ed ha come attività fondamentali: la documentazione e la divulgazione dei materiali elaborati dai movimenti attuali; la ricerca sulla storia dell'immediato passato; il collegamento con gruppi e collettivi di base; il lavoro editoriale come naturale sbocco dell'attività di documentazione, studio e ricerca; gestione della biblioteca donata dal Comune di Pistoia.

lunedì 16 giugno 2008

DAL BIANCHETTO DI FORATTINI AL CAPPELLINO DI DELLA BELLA...QUANDO LA SATIRA IRRITA I POLITICI DI TURNO


Vi ricordate quando qualche anno fa quando l'allora presidente del consiglio Massimo D'Alema querelò il vignettista Giorgio Forattini colpevole di aver ritratto in una vignetta il politico con una scolorina nell'intento di manommettere la famosa lista del dossier Mitrokhin? Nell'anno 2008 la stessa cosa potrebbe accadere a Paolo della Bella, celebre e poliedrico artista di Fiesole che lo scorso 11 giugno ha avuto la fortuna/sfortuna di assistere allo sgombero dell'ex-ospedale Sant'Antonino di Fiesole (occupato da rom e romeni) e di aver ritratto in una fotografia il sindaco e il vice sindaco di Fiesole che assistevano allo sgombero circondati da uomini delle forze dell'ordine. Da bravo umorista qual'è Paolo della Bella ha voluto metterci del suo e nella foto ha aggiunto due baschi da polziotto sopra la testa di Incatasciato e Gamannossi, senza aggiungere alcun commento. Il giorno dopo su Della Bella sono piovute diverse critiche, una censura dal forum di Fiesole, e una ventilata minaccia di denuncia da uno dei due amministratori. Mi chiedo cosa abbia fatto di male Paolo Della Bella se non ironizzare su una vicenda tragica come l'occupazione del Sant'Antonino finita bene per 8 famiglie ma senza una soluzione per altrettante persone? Dopo la vignetta di D'Alema, quelle su Maometto e tante altre anche su quella sugli amministratori di Fiesole deve avere queste reazioni schizzofreniche...non si può riflette sugli eventi mettendoci un goccio di ironia e punzecchiando i potenti di turno per cercare di renderli un pochino meno sicuri di sè e più umani agli occhi di chi li osserva. Un umorista deve sempre aver paura della denuncia del politico permaloso di turno? Il Divo Giulio (Andreotti) si è sempre vantato in 50 anni di carriera politica di aver denunciato solo una volta chi lo scherniva a mezzo stampa, proprio perchè si è sempre definito uomo dotato di senso dell' uomorismo. Ma senza cadere in esempi 'equivoci' come il precedente non si può far altro che provare simpatia per chi come Paolo Della Bella nella sua piccola realtà fiesolana trova il coraggio di fare da bastiancontrario rispetto alla linea ufficiale di corte, e nonostante questi stessi politici in passato lo abbiano lusingato con belle parole, e che ora invece si trovano imbarazzati e irritati perchè vittima loro stessi delle punzecchiature di Paolo.

domenica 15 giugno 2008

ISTANBUL: PONTE TRA OCCIDENTE E ORIENTE






Istanbul città magica da vedere, ponte tra oriente e occidente, ponte tra modernità e decadenza, un tutt'uno difficile da scindere che nasconde il fascino millenario di questa città dai mille colori e profumi.

giovedì 29 maggio 2008

IL GRANDE PRATO MARRONE DI PIAZZA GHIBERTI

E'stata una bella pensata quella di mettere un prato verde in piazza Ghiberti al posto della solita anonima distesa di cemento che la caratterizza, però non tutto è andato liscio. Da alcuni giorni, infatti, il verde dell'erba ha lasciato, forse aiutato dalla calura, il posto al marroncino tipico dei prati secchi. Fortumentamente per realizzare l'opera pare non siano stati usati soldi pubblici si tratta, infatti, di un investimento privato di un importante società fiorentina che non credo sia proprio contenta di quello che gli è stato venduto. L'idea, come accennato, è buona e rappresenta un'alternativa al classico luogo di ristoro dell'estate fiorentina, un modo per stare insieme senza doversi sedere obbligatoriamente a tavolino ma dove poter scegliere. Chissà se dopo tanti progetti di sistemamento di piazza Ghiberti rimasti sulla carta non si possa trarre insegnamento e fare di questa piazza anonima e cementificata un luogo di verde pubblico?

giovedì 22 maggio 2008

REPORTAGE: OCCUPAZIONE EX-OSPEDALE SANT'ANTONINO DI FIESOLE







Stamani sono entrato all'interno dell'ex- ospedale Sant'Antonino di Fiesole occupato sabato scorso da circa un centinaio di romeni e rom (no 250 come dice il sindaco), aiutati dal Movimento di lotta per la casa di Firenze. Sono stato accolto bene da persone gentili che hanno parlato senza problemi del loro disagio di essere umani senza una casa stabile che corrono da un occupazione all'altra, da uno sgombero all'altro. Il loro principale problema attualmente è l'acqua potabile, negata dagli amministratori fiesolani che di tutta fretta si sono mossi per ordinare lo sgombero immediato di uno stabile fatiscente ma non pericolante, abbandonato da più di 10 anni. I bambini che vivano nella struttura sono circa 20, loro più di tutti necessitano di un ambiente sereno dove poter vivere e dove andare a scuola. L'aver negato l'acqua potabile e l' energia elettrica è un fatto secondo me grave per chi si riempie spesso la bocca di parole come accoglienza e diritti umani. Il problema di queste persone necessariamente è dove vivere per poter vivere, visto che vengono dirottati da un posto all'altro come pacchi umani senza che nessuno si ponga il problema di che fare di questa gente, ed anzi vengono sempre più additati come mostri, mali della società da allontanare al più presto. Il destino degli abitanti del Sant'antonino è quantomai incerto, l'unica cosa limpida è la volontà degli amministratori e dell'opposizione di centro - destra di allontanarli al più presto dal salotto buono di Fiesole per mandarli chissà dove. Qualcuno cinicamente potrebbe dire o pensare..tanto sono nomadi un posto lo troveranno (lontano da casa mia magari)!!

mercoledì 19 marzo 2008

LE DIVERGENZE PARALLELE: QUARTA PUNTATA, LAMBERTO DINI

"Quelle sul mio passaggio alla Cdl sono supposizioni senza fondamento. Noi restiamo nel centro-sinistra e guardiamo con interesse al Pd, vede noi siamo il centro dell'Unione"
( Lamberto Dini - Novembre 2007, SecoloXIX)

"La mia linea è sempre stata coerente : non mi sono mai allontanato da Silvio"
(Lamberto Dini - Febbraio 2008, Libero)

martedì 18 marzo 2008

LE DIVERGENZE PARALLELE: TERZA PUNTATA, MASSIMO D'ALEMA

"La Lega Nord è un movimento democratico popolare, il maggior partito operaio del nord, una costola della sinistra" (Massimo D'Alema 12 febbraio 1995)

venerdì 14 marzo 2008

LE DIVERGENZE PARALLELE: SECONDA PUNTATA, UMBERTO BOSSI

La Fininvest è nata da Cosa Nostra
"A Palermo hanno preso un meneghino per rappresentare i loro interessi. La verità è che se cade Berlusconi cade tutto il Polo, e al Nord si prende tutto la Lega. Ma non lo faranno cadere: perché sarà pure un figlio di buona donna, ma è il loro figlio di buona donna, e per questo lo tengono in piedi. La Fininvest - ha affermato Bossi - ha qualcosa come trentotto holding, di cui sedici occulte. Furono fatte nascere da una banca di Palermo a Milano, la banca Rasini, la banca di Cosa Nostra a Milano".
Umberto Bossi su La Padania (07/10/1998)

mercoledì 12 marzo 2008

NUOVA RUBRICA: LE DIVERGENZE PARALLELE

Le dichiarazioni dei politici a distanza di tempo, prima puntata : Gianfranco Fini

«Berlusconi con me ha chiuso, non pensi di recuperarmi, io al contrario di lui non cambio posizione. Se vuole fare il premier deve fare i conti con me, che ho pure vent’anni di meno. Mica crederà di essere eterno... Lui a Palazzo Chigi non ci tornerà mai. Per farlo ha bisogno del mio voto, ma non lo avrà mai più»
Gianfranco Fini, 18 novembre 2007
«Rispetto a qualche mese fa lo scenario è cambiato, non si tratta di confluire in un partito che ha fondato qualcun altro, ma di fare insieme liste, programma, gerarchie e regole che porteranno il Pdl da essere un accordo elettorale a diventare un unico soggetto politico» così Gianfranco Fini, che ha aperto la direzione nazionale di An con un tributo al militare ucciso in Aghanistan Giovanni Pezzulo («un vero eroe«), ha risposto a chi gli ha ricordato le interviste fatte a dicembre in cui dichiarava che An non sarebbe mai entrata nel Pdl.
Gianfranco Fini 16/02/2007

lunedì 4 febbraio 2008

UN SITO AMICO: WWW.ITAGLIANO.IT




Vi segnalo con piacere il nuovo sito del mio caro amico Federico Curcio di Firenze, il cui nome è http://www.itagliano.it/ . Lo scopo del sito è quello di evidenziare in modo ironico i vari strafalcioni linguistici che puntualmente appaiono su giornali, cartelloni pubblicitari e scritte varie in genere. Un fenomeno, quello degli errori grammaticali, che all'occhio attento non è di poco conto e che evidenzia quante lacune grammaticali esistono nella cultura dell'italiano medio e non solo, infatti, il sito si occuperà prevalentemente di segnalare gli errori che compiono persone che sono pagate profumatamente per il lavoro che svolgono. Federico Curcio non vuole porsi nella veste del 'professorino' di turno, ha dato vita a queste pagine con l'intento di smitizzare, smontare chi si pone in Italia come esperto in comunicazione e affini. Itagliano.it si presenta quindi come un agorà degli strafalcioni, il luogo dove porsi la domanda su come talvolta si parla e scrive da porci, una lente di ingrandimento sulle nostre piccole e grandi mancanze grammaticali.


LA GUERRA INVISIBILE DI ITAGLIANO.IT
La nostra lingua sta subendo da tempo un attacco frontale, sferrato dall'errore, nemico occulto che attua i suoi perfidi disegni attraverso alleati come la disattenzione, la fretta, la pigrizia e i correttori automatici di infima qualità realizzati da chi l'Italiano manco sa in quale nazione viene parlato. L'errore si annida ormai ovunque: titoli di testa e di coda di programmi televisivi e film, articoli di cronaca, servizi giornalistici, volantini, cartelloni pubblicitari, cataloghi, tovagliette di fast food ormai riportano le ferite inferteci dal nemico che ci tiene sotto costante assedio.

mercoledì 30 gennaio 2008

POLITICALLY CORRECT E ITALICHE DISTORSIONI




L'espressione politicamente corretto (politically correct), indica le dichiarazioni (verbali e scritte) e i comportamenti che sono privi di termini o caratteristiche che possano essere considerati discriminatori o lesivi della dignità altrui.
I discorsi, gli scritti o qualunque altro tipo di messaggio che vorrà considerarsi politicamente corretto dovrà essere privo, nel linguaggio e nelle idee, di qualunque tipo di pregiudizio legato a caratteristiche somatiche, etnia, religione, orientamento sessuale, età, menomazioni, o di ciò che potrebbe sembrare tale. Il politically correct se usato in maniera distorta o quantomeno opportunistica può portare in nome della difesa 'dal pregiudizio' ad un modo ipocrita di porsi nei confronti di chi la pensa in maniera diversa. Un esempio su tutti in Italia è il rapporto tra Chiesa Cattolica e politica, filtrato da media ossequienti, che non perdono l'occasione di scagliarsi contro chi la pensa in maniera diversa dal Vaticano. Persone o partiti che hanno espresso dissenso dalle posizioni del pontefice si sono ritrovati attaccati da più parti in nome di un 'rispetto' che non si capisce da dove prenda fondamento se non nella scelta infima di un atteggiamento servile nei confronti di uno dei più antichi poteri forti che esistono al mondo.

Tornando al 'Politically Correct' vero e proprio e alla sua storia l' uso di questa espressione nella corrente accezione si può ricondurre agli Stati Uniti degli anni trenta ed alla sinistra statunitense dove questa veniva utilizzata per indicare l'ortodossia partitica.
Politically Correct è anche il successivo movimento di idee d'ispirazione liberal e radical delle università americane (in particolare nella University of Michigan ad Ann Arbor, Michigan) che alla fine degli anni ottanta si proponeva, nel riconoscimento del multiculturalismo, la riduzione di alcune consuetudini linguistiche giudicate come discriminatorie ed offensive nei confronti di qualsiasi minoranza: afro-americans (afro-americani) sostituisce blacks, niggers e negros (negri), gay sostituisce i molti appellativi riservati agli omosessuali, diversamente abile sostituisce varie espressioni che erano politicamente corrette in passato (minorato, l'anglicismo handicappato, poi portatore di handicap,disabile), disoccupato sostituisce nullafacente. Il movimento nacque in risposta al rapido aumento di episodi di razzismo tra gli studenti; furono approntati ed imposti dei codici di condotta verbale (speech codes) con i quali si voleva scoraggiare l'uso di epiteti offensivi: il ripetuto mancato rispetto di questi codici veniva sanzionato con richiami ufficiali che avrebbero potuto influire negativamente sulla carriera accademica. Opinione comune è che il politically correct costituisca una forma di ipocrisia, un modo per rimuovere le parole ma non (necessariamente) i problemi: chiamare afroamericani e diversamente abili gli ex negri e gli ex handicappati infatti è ben altra cosa dal rimuovere il razzismo e le barriere architettoniche. Nella sua versione migliore, tuttavia, il politically correct non si propose di "risolvere" determinati problemi, ma ha inteso invece fissare delle norme preliminari per una civile discussione su di essi. (Definizione presa e rielaborata da Wikipedia)