domenica 23 dicembre 2007

AUGURI DI BUONE FESTE E DI UN 2008 ALLA GRANDE!!



martedì 11 dicembre 2007

Pocket Coffe della settimana: il web content



Scrivere per il web è cosa diversa dallo scrivere per altri media. Internet è un ambiente particolare in cui il concetto di pazienza quasi non esiste.

Per questo è necessario puntare sulla CONCISIONE e sulla estrema CHIAREZZA.


I testi, per un'efficace comunicazione devono per tanto ben uniformarsi con la grafica e l’architettura del sito web. Una delle principali funzioni di un sito internet, è infatti, quella di fornire informazioni precise, chiare e sintetiche in modo da rendere il proprio prodotto riconoscibile, originale e accattivante. L’assenza di un buon contenuto redazionale può rendere vano tutto ciò e dare l’immagine di una scatola vuota o ancor peggio di qualcosa di incompleto e confuso. Da questa esigenza nasce la volontà di offrire un competente supporto redazionale in modo da rendere funzionale ogni parte del vostro sito, dalla home page sino alle singole pagine. Il sito internet diventerà così la vostra moderna vetrina, il fulcro dell’immagine che si vuole dare di se stessi all’esterno, e di quello che si vuol comunicare o proporre. Al fine di migliorare la visibilità del progetto sui motori di ricerca siamo anche in grado di offrirvi campagne di visibilità personalizzate.

mercoledì 5 dicembre 2007

Pocket Coffe della settimana: l'ufficio stampa

" Senza la presunzione di sapere tutto in materia provo a buttare giù qualche riga su cosa sia un ufficio stampa ed a cosa serva. Spero non risulti il solito pippone ma bensì una cosa utile a capire meglio l'importanza dell'informazione in un era di sovraffolamento mediatico in cui per rendersi visibili bisogna puntare sull'originalità del messaggio e sulla qualità del prodotto". (Braccobaldo Bau)

L'ufficio stampa e’ una struttura preposta alla diffusione di informazioni all’interno ma soprattutto all’esterno dell’impresa. Qualcosa che rende presente, attraverso i comunicati e gli aggiornamenti web, l'azienda nel suo essere un soggetto in continuo movimento e portatore di nuovi eventi e di nuove proposte. In una società che richiede immagine, l'uffico stampa fornisce immagine. In pratica l'addetto stampa con il suo lavoro predispone una 'vetrina virtuale' di ciò che l'azienda propone ponendosi attraverso un 'azione diplomatica' al centro dell'attenzione. L’addetto stampa deve perciò essere un ottimo mediatore tra l'interno e l'esterno, un soggetto che deve possedere antenne particolarmente sensibili, capace di elaborare, attraverso il suo ruolo di comunicatore, messaggi che all'esterno faticano a far breccia a causa del sovraffolamento mediatico attutale. L'assenza di un informazione adeguata che punti a far conoscere l'orginalità e le potenzialità dell'azienda rischia per forza di cose di far cadere il soggetto nell'anonimato e di non far comprendere le sue potenzialità. La mediazione all’interno dell’azienda è indispensabile per orientare le attività aziendali verso gli obiettivi strategici che l’impresa persegue. Ciò consente ai vari settori di operare nel rispetto dell’immagine aziendale e in armonia tra loro. L’ufficio stampa in quanto struttura diplomatica, coltiva relazioni con i media, promuove iniziative volte a incrementare il rapporto tra dirigenti aziendali e giornalisti, fornendo a questi ultimi tutte le informazioni necessarie affinché l’azienda sia nota al pubblico. Punta in primo luogo a far conoscere il nome dell'azienda o del singolo imprenditore in modo tale che a quel nome sia associato un immagine di affidabilità, competenza e orginalità. Legare il nome di un prodotto al nome di un azienda è la via maestra del business attuale, uscire dall'anonimato e ritagliarsi un target di clienti è il punto di arrivo di una strutture ha voglia di realizzarsi e di risultare vincente nel mercato.

lunedì 3 dicembre 2007

Libro sulla Protezione Civile nella provincia di Firenze


Lunedì 26 novembre al Convitto della Calza di Firenze è stato presentato il libro “Protezione civile: le associazioni di volontariato della provincia di Firenze aderenti al coordinamento provinciale”. Alla serata ha presenziato anche il capo della Protezione Civile Guido Bertolaso. Il volume , edito da Nuova Toscana Editrice, in collaborazione con la Provincia di Firenze e il Coordinamento operativo provinciale-volontariato di protezione civile, è stato curato da Pier Francesco Nesti con la collaborazione di Alessandro Allori, Matteo Carrai, Maurizio Mannucci, Luca Decembri e Serena Pinzani. “L’organizzazione della protezione civile, negli ultimi dieci anni, si è notevolmente evoluta, portando a una trasformazione anche del ruolo del volontariato - spiegano i promotori dell’iniziativa - Da una concezione che chiamava in causa esclusivamente le operazioni di soccorso, si è passati a porre l’attenzione agli interventi di programmazione, previsione e prevenzione necessari per evitare le emergenze”. La pubblicazione testimonia la presenza e il presidio del territorio da parte dei volontari ed è il riconoscimento di un lavoro indispensabile per la comunità e, allo stesso tempo, vuole essere la presentazione delle varie realtà associative in modo che ogni cittadino possa conoscere e informarsi per essere, domani, un nuovo volontario. Al suo interno, infatti, un centinaio di associazioni, la loro storia, tutti i recapiti, le fotografie di tante realtà sempre in prima fila in caso di emergenze ma anche quando si tratta di intervenire sul territorio di appartenenza. Da Firenze città alla Piana fiorentina, dal Chianti al Mugello, dalla Val di Sieve e Valdarno superiore all’Empolese, quella che viene presentata lunedì è una guida completa della protezione civile fiorentina, una guida che è motivo di orgoglio per il gruppo di autori che l’hanno realizzata ma anche per tutti i volontari che avranno modo di riconoscersi.

domenica 2 dicembre 2007

Una Firenze insolitamente nebbiosa

"Scese la nebbia nella città del giglio nascondendo in un velato grigiore le bellezze che tutto il mondo è solito invidiarle, celò in uno sfacato grigiore anche tal tizio col cappellino che altro non fu che il sottoscritto"

"Scese il tizio col cappellino che altro non fu che il sottoscritto dal muricciolo in pietra serena che costeggia il vecchio fiume Arno di manzoniane memorie e si mise con visibile interesse a mirar le pantegane che piccoline (mica tanto) cercaron quella notte rifugio dalla nebbia e dal freddo che il lor peloso mantello marrone non riusciva a trattenere"
"D'un tratto s'addensò ancor di più la nebbia tanto da far sembrar lo ponte vecchio come un quadro sfocato dall'incerta forma e dalla curiosa bellezza. Li turisti che lo giorno in massa vi passeggiano son un momentaneo ricordo e uno strano sentimento di pace parve posarsi sul singolar contrasto"

"Il tizio col cappellino, ormai tolto, sazio del suo mirar la sora nebbia e le sore pantegane uscì fuori dalla selva oscura dove la retta via era smarrita e felice dopo essersi rifocillato l'animo decise che era giusto cocedersi un calice di luppolo fermentato che dicesi faccia bene a lo sonno"